In questo periodo, ovunque si guardi, piante ed alberi tingono i prati di colori e profumi meravigliosi, ma questa fioritura rigogliosa, per quanto incantevole, rilascia nell’aria una grande quantità di pollini che possono provocare, in chi ne è allergico, delle reazioni come rinite, asma o congiuntivite.
Sono più di 18 milioni le persone in Italia che in primavera devono fare i conti con questi fastidiosi disturbi. In ambito pediatrico, il 20% dei bimbi ha oggi problemi di allergia, ma il numero continua a crescere. Gli esperti hanno infatti osservato che la stagione delle allergie si sta allungando sempre di più portando effetti più forti proprio nei bambini e negli adolescenti.
L’allergia ai pollini è multifattoriale, determinata da cause ereditarie, ma soprattutto ambientali. Come qualsiasi altra allergia, è scatenata dal contatto con gli allergeni, proteine che il sistema immunitario riconosce erroneamente come possibili minacce, producendo così anticorpi per difendersi. Durante questo processo, l’organismo rilascia varie sostanze chimiche (tra cui l’istamina) che causano i segni e i sintomi tipici dell’allergia.
Il tipo e l’intensità dei sintomi dipendono dalla quantità di polline a cui si è esposti, è importante proteggere quindi i più piccoli, evitando di frequentare luoghi ad alta concentrazione di pollini, come parchi e giardini, soprattutto nelle ore centrali o più calde della giornata.
Inoltre, visto che anche il modo in cui il polline entra a contatto influisce sulla severità delle reazioni, bisognerebbe cercare di proteggere il più possibile le vie aeree superiori e gli occhi, insegnando ai bambini di respirare con il naso (piuttosto che con la bocca) per permettere all’organismo di “depurare” l’aria di alcune particelle. In auto, è raccomandabile tenere i finestrini chiusi e usare il climatizzatore dotato di filtro antipolline, mentre in bicicletta è meglio indossare mascherina e occhiali da sole.
Quando queste misure di prevenzione non sono abbastanza, i sintomi vengono trattati di solito con farmaci che però portano un sollievo temporaneo, spesso lasciando anche effetti collaterali.
La terapia luminosa si è dimostrata invece una valida alternativa nel facilitare i passaggi nasali, come evidenziato da uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di San Diego in California che hanno comprovato i benefici della red light therapy sui sintomi da raffreddore.
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Posizionato su punti specifici del corpo da un applicatore professionista, Taopatch® può essere usato nel trattamento della fase acuta della rinite in studio, ma anche nel mantenimento post-trattamento a casa. Determinati protocolli possono agire, infatti, sulle vie respiratorie, riducendo i sintomi della rinite allergica e il raffreddore, prevenendo anche eventuali peggioramenti come la bronchite.
Il Dott. Paolo Bari, otoneurologo, ha descritto come l’uso di Taopatch® si è dimostrato infatti un alleato nelle infezioni delle vie aeree respiratorie nei suoi pazienti più piccoli, osservando in molti di loro un sensibile miglioramento fino alla scomparsa dei sintomi nelle settimane successive dopo l’applicazione, senza ricorrere all'uso di farmaci.
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