Hai mai notato come in questo periodo il reflusso gastro-esofageo, quella fastidiosa risalita di contenuto acido dallo stomaco all’esofago, è più frequente? Non è una coincidenza perché le cause di questo disturbo comune sono legate a fattori ambientali, costituzionali e allo stile di vita.
Si riacutizza con i cambi di stagione (primavera compresa) quando si verifica un cambiamento repentino delle temperature e una conseguente stimolazione di importanti vie nervose e ormonali.
Si può manifestare con un un bruciore retrosternale, dolore al petto talvolta irradiato posteriormente, con il singhiozzo o il senso di amaro in bocca. Ma anche la tosse stizzosa, la sensazione di “nodo in gola” e la raucedine possono esserne delle espressioni.
Il miglior modo per gestire i sintomi consiste nell’assumere degli accorgimenti nella dieta abituale evitando cibi piccanti, molto grassi (sia dolci che salati come salumi), i fritti e gli allergizzanti (arachidi, uova, crostacei e soia), ma anche frutti acidi (agrumi e succo di limone) e verdure come pomodori (crudi), cetrioli, cipolle e aglio. Soprattutto, sarebbe meglio moderare l’uso di bibite gassate e succhi di frutta, tè, caffè e alcolici (tutte sostanze che irritano la mucosa gastroesofagea e fanno peggiorare i sintomi) e, naturalmente, il fumo.
Oltre a favorire cibi come il pesce fresco, carni bianche, legumi decorticati, pane, pasta e cereali senza grassi, frutta a basso contenuto di acido citrico ed olio extravergine di oliva per condire (no a burro e salse grasse, tipo maionese), bisognerebbe adottare un corretto comportamento alimentare.
Per prima cosa, sarebbe ideale mangiare poco e spesso durante il giorno perché uno stomaco pieno spinge l’acido verso l’alto nell’esofago, peggiorando i sintomi. Masticare bene e lentamente aiuta poi a ingerire meno aria e a dare tempo allo stomaco di lavorare con tranquillità, migliorando la digestione.
Anche la posizione eretta mentre si mangia, mantenendola per almeno un’ora dopo aver mangiato, è importante, perché sdraiarsi dopo i pasti favorisce la risalita dei succhi gastrici nell’esofago. Infine, non mangiare o bere troppo vicino all’ora di andare a dormire aiuta ad evitare il reflusso.
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