È un dato di fatto che in inverno tendiamo a dormire di più, ma ci sentiamo comunque assonnati e pigri. Anche se non soffriamo particolarmente del Disturbo Affettivo Stagionale (Seasonal Affective Disorder, SAD), è normale avere poca energia e fare fatica ad alzarsi al mattino, quando suona la sveglia e fuori è ancora buio.
La causa è riconducibile a due fattori ambientali, la luce e la temperatura, responsabili per il nostro ritmo sonno/veglia. Il calo di ore di luce naturale e il freddo sono infatti condizioni che favoriscono il sonno, ma anche la sonnolenza diurna. Questo perché quando cala la luce, il cervello risponde attivando la produzione di melatonina, l'ormone del sonno, che ci fa sentire assonnati e desiderosi di dormire.
In inverno, per poter dormire bene e tenere alta l’energia e il tono dell’umore durante il giorno, bisogna lavorare su luce e temperatura, facendo in modo che la camera da letto sia buia, silenziosa e fresca di notte.
Il ritmo sonno/veglia è influenzato fortemente dall’esposizione alla luce anche ad occhi chiusi. Dal momento che basta una minima quantità di luce per ridurre la secrezione di melatonina, è importante bloccarla durante la notte con adeguati tendaggi o usando delle mascherine.
Poiché l’inconscio non dorme mai e registra tutti i suoni, ognuno di questi può disturbare la profondità del nostro riposo. Per ottenere silenzio in ambienti rumorosi, si possono indossare dei tappi per le orecchie o coprire i suoni con il suono delle onde o il white noise (rumore bianco).
Dormire in un ambiente freddo aiuta ad addormentarsi più facilmente e velocemente. Questo accade perché l'ormone responsabile dello stimolo della sonnolenza, la melatonina, viene prodotto durante il processo di raffreddamento del corpo.
L'inverno può rendere più impegnativo creare l'ambiente giusto per il riposo perché le temperature scendono notevolmente. È consigliabile quindi accendere il riscaldamento solo di giorno perché tenerlo acceso di notte può influire sul sistema di raffreddamento del corpo, ostacolando il coricarsi e il mantenere il sonno profondo. Inoltre, l'aria troppo secca o troppo calda degli ambienti domestici asciuga le mucose del corpo e rende più suscettibili al raffreddore o all’influenza. Il clima migliore per dormire è a 18 gradi con il 65% di umidità con il corpo coperto in modo adeguato.
Altri fattori che possono alterare il nostro ritmo sonno/veglia nel periodo invernale e farci sentire stanchi e affaticati durante il giorno sono quelli legati allo stile di vita. Il sonno è una delle aree in cui è necessario essere ripetitivi e abitudinari per avere un risultato continuativo e costante che porta ad un miglioramento metabolico. Diventa quindi fondamentale coricarsi ed alzarsi alla stessa ora.
Per un sonno migliore bisogna evitare luci forti alla sera, come lo schermo della televisione o del PC, soprattutto nell’ora o mezz’ora prima di andare a dormire. Si può impostare la funzione night shift per il computer o il telefono o usare occhiali di biohacking per bloccare la luce blu. Se si vuole leggere prima di coricarsi sarebbe bene usare una luce rossa, ma sarebbe meglio usare invece delle tecniche di rilassamento, come fare un bagno caldo, sorseggiare una bevanda calda o ascoltare della musica zen. La strategia più efficace per immergersi nella fase sonno e anche per riaddormentarsi rimane comunque quella della respirazione del parasimpatico, dove il tempo di espirazione deve essere il doppio di quello di inspirazione (per esempio, 3.5 secondi di inspiro e 7 di espiro).
Nel periodo invernale cambia l’alimentazione con l’introduzione di piatti pesanti. Mentre in estate consumiamo zuccheri naturali sotto forma di frutta, in inverno portiamo in tavola grandi quantità di cibi ipercalorici e di bevande alcoliche, che richiedono più energia per essere digeriti ed impigriscono. È necessario favorire pasti leggeri, soprattutto alla sera, e resistere alla tentazione di fare il riposino pomeridiano.
Per mantenere alti i livelli di energia durante il giorno, è consigliabile muoversi di più e sudare, evitando però di allenarsi la sera tardi, in quanto un workout intenso incrementa la temperatura basale, il metabolismo e alza i livelli di cortisolo rendendo difficile l’andare a dormire subito dopo.
L’esposizione quotidiana alla luce naturale, soprattutto di mattina, ferma la produzione di melatonina e stimola la produzione di serotonina e cortisolo, ormoni importanti per la salute fisica e mentale. Livelli insufficienti di serotonina possono causare depressione, mancanza di energia, problemi di sonno e sbalzi d’umore.
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