a cura del Dott. Paolo Bari,Specialista in Otorinolaringoiatria
Negli articoli precedenti ho descritto vari sintomi otoneurologici (ORL), in cui l’uso dei dispositivi medici Taopatch® si è dimostrato un potente alleato per la loro risoluzione o miglioramento: sindromi vertiginose, disturbi dell’equilibrio, sindromi tussigene cronicizzate e rinopatie ipersecretive. L’ideatore di questa fantastica tecnologia, il Dr. Fabio Fontana, mi ha insegnato che abbiamo la possibilità di sperimentare nuove soluzioni terapeutiche con questi dispositivi, limitando sempre di più l’uso, o meglio, l’abuso dei farmaci.
Questo è possibile perché Taopatch®, dotato di certificazione medica, non rilascia alcuna sostanza chimica e non ha effetti collaterali. In questi ultimi anni, ho voluto usare questa tecnologia luminosa anche in pazienti in età pediatrica che presentavano una importante “cronicità” di infezioni delle vie aeree, scarsamente sensibili, o solo temporaneamente, a varie terapie farmacologiche — ovvero, all’uso prolungato anche per mesi di vari antibiotici, cortisonici e mucolitici. Con l’uso di un esame, chiamato HRV, citato anche in precedenti miei articoli mi sono accorto che alla base di queste affezioni vi sia una “immaturità”, spesso con componente ereditaria, del sistema neurovegetativo.
Ho deciso quindi di “sperimentare” la tecnologia Taopatch® su queste affezioni. Parlo di un numero ancora esiguo di piccoli pazienti, circa una ventina, in quanto è necessaria al momento una attenta selezione. Oltre alla scarsa sensibilità alle terapie farmacologiche, i bambini devono riuscire a stare fermi per qualche minuto durante l’esame HRV (talvolta ripetuto più volte) e adattarsi all’uso dei dispositivi (fondamentale in questi casi, naturalmente, la piena disponibilità dei genitori). Illustrerò ora un caso di un piccolo paziente di soli 4 anni che presentava continue infezioni catarrali delle vie aeree, con uso quasi costante di terapie farmacologiche da mesi.
In base alla mia esperienza, i punti di applicazione dei dispositivi (normalmente ne uso uno o due) possono variare da paziente a paziente e l’esame HRV ci può dare, in questo senso, preziose indicazioni. Nella figura 1, si nota come l’equilibrio del sistema neurovegetativo sia nettamente migliorato dopo l’applicazione dei dispositivi (in questo caso ai polsi del piccolo paziente) — il sistema, da instabile, risulta perfettamente in equilibrio.
Anche la componente energetica dell’organismo (figura 2) risulta aumentata. Un altro evidente miglioramento riguarda la componente psico-emozionale (figura 3) spesso una sua alterazione concorre nella cronicità di questi sintomi.
Dal punto di vista sintomatologico, il paziente ha avuto un sensibile miglioramento già dalla sera stessa con scomparsa dei sintomi nelle settimane successive, senza ricorrere all'uso di farmaci. Al momento, consiglio l’uso dei dispositivi per 3-4 settimane con successivo controllo HRV. In base ai dati e all’andamento sintomatologico, il sistema può rimanere in equilibrio per molti mesi.
Siamo naturalmente agli albori di questo tipo di approccio terapeutico in queste affezioni così difficili da gestire, ma la speranza è quella di progredire sempre più nel loro trattamento non farmacologico, non fosse altro per evitare gli inevitabili effetti collaterali di un uso prolungato dei farmaci stessi su questi piccoli pazienti.