Settembre è il mese che segna formalmente il ritorno in ufficio, l’apertura delle scuole e la ripresa degli impegni pre-estivi. Le giornate iniziano ad accorciarsi, le temperature ad abbassarsi e così, ci ritroviamo a svolgere la maggior parte delle attività al chiuso.
Questi cambiamenti mettono inevitabilmente alla prova il nostro sistema immunitario. Del resto, si sa che, nelle stagioni più fredde, l’organismo diventa più vulnerabile perché aumentano fattori come il buio, il freddo, la sedentarietà e la diffusione di virus e batteri che agiscono contro le nostre difese immunitarie.
In particolare, la mancata esposizione alla luce solare non ci fa produrre la Vitamina D, responsabile per l’accelerazione del movimento dei linfociti (cellule che generano anticorpi) e il rafforzamento del sistema immunitario.
Usare integratori come la Vitamina C, lo zinco, il selenio e la Vitamina D è importante, ma questa soluzione è solo la punta dell’iceberg. Bisogna nutrire il nostro organismo con un’alimentazione corretta, ma soprattutto bisogna fornirlo di luce.
Infatti, migliaia di studi, di cui molti disponibili su Pubmed, hanno dimostrato i grandi benefici della Light Therapy dell’Infrarosso e del Rosso. In particolare, è stato comprovato come la Blue Light (la parte dell’ultravioletto benefico) sia la via migliore per potenziare le difese immunitarie e stimolare la produzione di Vitamina D.
Un modo per sopperire la nostra carenza di luce in modo continuativo è attraverso l’uso dei dispositivi medici Taopatch®. Essi emettono un ampio spettro di lunghezze d’onda di luce terapeutica, inclusa l’azione ultravioletta della Blue Light che penetra la pelle in profondità raggiungendo le cellule e il linfocita T, leucocita che ricopre un ruolo fondamentale per il sistema immunitario. Grande quanto una monetina, Taopatch® è una nanotecnologia indossabile tutto il giorno, in grado di fornire costantemente al nostro organismo le lunghezze d’onda necessarie alla sua salute.
LA DIFESA PIÙ GRANDE CHE C’È
Prima di esplorare le altre strategie per rafforzare le nostre difese, dobbiamo definire il protagonista del nostro benessere: il sistema immunitario. Esso protegge l’organismo eliminando virus, batteri, parassiti, cellule tumorali o danneggiate e infette. Agisce attraverso queste tre linee di difesa:
- Le barriere fisiche o chimiche: Ci proteggono da agenti patogeni esterni e sono rappresentate da strumenti di protezione fisiologici come la cute, le mucose e l’epitelio ciliato delle vie respiratorie, microrganismi dell’apparato intestinale, l’uretra nelle vie urinarie e mucose dell'apparato genitale. La barriera fisica più importante è la flora batterica intestinale, che comprende tutto il tappeto di batteri e microorganismi che abbiamo nel tratto gastro-intestinale. Se questa barriera è integra e lavora bene, in sinergia con le nostre cellule, si ha una protezione ottimale a livello immunitario.
- La linea innata o aspecifica: Presente fin dalla nascita, è la prima linea di difesa. Interviene in modo rapido (minuti od ore) all’attacco di qualsiasi nemico dell’organismo, manifestandosi come infiammazione e attivando poi come uno scudiero, quando necessario, l’immunità acquisita. È un meccanismo di difesa generale, composto da macrofagi, granulociti e linfociti NK che fungono da spazzini eliminando indiscriminatamente qualsiasi agente esterno.
- La linea adattativa o specifica: Si sviluppa lentamente dopo il primo incontro con uno specifico agente patogeno (nell'arco di alcuni giorni), ma conserva una certa memoria per agire più rapidamente in seguito ad ulteriori esposizioni future. È composta da linfociti B (prodotti dal midollo osseo) e linfociti T (prodotti nel timo).
Abbiamo appena visto come l’infiammazione, spesso vista come un nemico, sia invece un meccanismo di difesa indispensabile. È un processo mediante il quale il sistema immunitario riconosce e rimuove gli agenti dannosi (come microbi e traumi), avviando la guarigione del corpo.
L'infiammazione può essere di due tipi:
- Acuta: rapida, dura qualche giorni con sintomi severi con virus, batteri e traumi fisici a breve termine. I sintomi tipici di questa infiammazione sono l'arrossamento, il dolore, il gonfiore dell'area infiammata, l’aumento della temperatura locale o la compromissione della funzione dell’area colpita.
- Cronica: di basso grado, dura per mesi o anni. In questo caso, le molecole infiammatorie non raggiungono picchi elevati ma restano basse come concentrazione, quindi non vanno ad alterare i parametri del sangue (che misurano l’infezione). Inoltre, I mediatori che dovrebbero modulare l’infiammazione diventano essi stessi pro-infiammatori. Subentra così un circolo vizioso che ci tiene infiammati a vita o che può causare varie patologie.
Per rinforzare la risposta immunitaria non è importante solo rafforzare la risposta dei linfociti, ma curare anche l’infiammazione.
STRATEGIE ANTI-INFIAMMATORIE
Secondo la Dr.ssa Alice Peltran, biologa e nutrizionista, bisogna rafforzare i diversi livelli di difesa. Si inizia dalle barriere fisiche o chimiche, curando bene la pelle con creme ed oli naturali e le mucose con l’idratazione, l’alimentazione e integratori specifici.
“Possiamo agire moltissimo sulla flora batterica intestinale”, afferma la Dr.ssa Peltran “l’intestino è sede del sistema immunitario. In particolare, il tessuto linfoide associato all’intestino (GALT), responsabile della protezione delle mucose dagli attacchi degli agenti patogeni, sia nella linea aspecifica sia in quella specifica”.
Per tenere in salute l’intestino, la dottoressa suggerisce di prendere fibre solubili presenti in fagioli, ceci, avena, piselli, fave, lupini, orzo, mele e agrumi. Sostanze come pectine (mele), beta-glucani (orzo) e le fibre contenute negli altri alimenti di questo gruppo hanno la caratteristica di sciogliersi in soluzione acquosa, per formare una sostanza dalla consistenza gelatinosa. Consentono di moderare le variazioni dei livelli ematici di zucchero e insulina che si verificano dopo un pasto. Contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo.
Le fibre insolubili si trovano nei fagioli, noci, crusca di frumento, farina integrale, cavolfiori, fagiolini, carote e frutti di bosco. Essendo rigide, contribuiscono alla massa fecale e consentono al cibo di spostarsi lungo l’apparato digerente, prevenendo la stipsi.
Per ridurre le infiammazioni, è consigliabile un consumo quotidiano di frutta e verdura, utili a potenziare anche gli antiossidanti nell’organismo. I migliori alimenti che svolgono entrambe le funzioni sono: i cavoli (ricchi di Vitamina C e sostanze con lo zolfo), le verdure rosse e viola (radicchio, rape, cipolle), gli agrumi (pompelmo, cedri, mandarini e limoni), ed il cacao fondente all’80% (antiossidante potente) e i cereali integrali e semioleosi (noci, mandorle, magnesio).
Naturalmente, come in tutte le cose, le buone abitudini sono efficaci quando si eliminano quelle cattive. Quindi, bisogna evitare cibi pro-infiammatori come zuccheri e farine raffinate, carni rosse e conservate, grassi saturi (come formaggi) e grassi trans. È necessario moderare l’uso di alcolici, thé, caffè, bibite gassate e di cibi confezionati.
Una buona masticazione e il riposo sono delle buone tecniche per spegnere le infiammazioni. Integratori (come omega 3, magnesio e Vitamina C), erbe naturali (come curcuma, valeriana e melissa) e zenzero sono potenti anti-infiammatori. I probiotici sono efficaci, ma bisogna consultare un professionista per prendere quello più adatto all’organismo di ciascuno.
L’IMPORTANZA DELLA VITAMINA D
Una volta trattate le infiammazioni, ci si può concentrare sul boost delle difese immunitarie. La Dr.ssa Peltran consiglia l’assunzione di una dieta variata; con cibi possibilmente biologici, fermentati (come kefir di latte e crauti crudi) ed alcune volte anche piccanti (efficaci per stimolare i polmoni e l’intestino crasso). Privilegiando, soprattutto d’inverno, alimenti come l’aglio (con allicina e proprietà antiossidanti e antibatteriche); la cipolla (vero e proprio elisir di salute contenente zolfo, meglio se consumata cruda); il porro (utile a purificare i polmoni e le vie respiratorie); i cavoli, la rucola ed i cavoli cinesi (con glucosinolati e sulfurafano).
Ma l’elemento più importante ed efficace nel rafforzare il sistema immunitario è, come accennato all’inizio, la Vitamina D. Pur trovandosi nei pesci grassi, nel burro di malga (fatto con latte di mucche al pascolo) e nelle uova; solo un 20% è assorbito attraverso l’alimentazione. Si produce di più a livello cutaneo con l’esposizione al sole, usando la luce blu o indossando i dispositivi Taopatch®.
I recettori della Vitamina D (VDR) si trovano nel nucleo di ogni cellula. Ogni cellula immunitaria è in grado di trasformarla in forma attiva. Una volta attivata, agisce come un ormone che regola vari organi e sistemi ed è importante per l’assorbimento del calcio nella salute delle ossa, nel controllo dell'infiammazione e svolge una funzione immunitaria completa.
La Vitamina D agisce stimolando due peptidi (piccole proteine) che sono le defensine e le catelicidine, peptidi antibatterici, prodotti da cellule immunitarie e intestinali. Favorisce il reclutamento di cellule immunitarie come la chemiotassi, potenzia i macrofagi (cellule immunitarie altamente differenziate nei vari tessuti dell'organismo, dove ricoprono il ruolo di "spazzini del corpo umano”), le barriere epiteliali e modula la permeabilità intestinale.
Agisce sulla linea di difesa specifica, in particolare sui linfociti T e sulle cellule dendritiche (cellule che ricoprono il ruolo di sentinella e se avverte la presenza di un patogeno nell'organismo, stimolando la risposta immunitaria dei linfociti B e T, specifica contro quell’antigene). È, insomma, la nostra miglior alleata per far fronte ad agenti patogeni esterni e dovrebbe essere sempre attivata per ottenere la massima protezione.
NON DIMENTICARE CHE…
Alla fine, siamo quello che mangiamo. Secondo la Dr.ssa Peltran, il piatto salutare dovrebbe consistere per il 50% di verdure crude, per il 25% di cereali integrali (pasta, pane, farro ecc.) e per il 25% di proteine sane (pesce, carne bianca, fagioli, noci).
Un’alimentazione equilibrata che bilancia l’indice e il carico glicemico (cioè, la velocità di assorbimento e contenuto carboidrati) con verdura, frutta, cereali integrali, pane integrale, patata rossa e carote è ottimale. Un buon rapporto di omega 3 e omega 6 è un metodo per ridurre l’infiammazione. Inoltre, un apporto giornaliero di grassi buoni (come avocado, olio d’oliva, olio di cocco, semi oleosi grassi di pesce azzurro) aiuta le membrane cellulari a funzionare meglio, di conseguenza, aiuta tutto l’organismo a funzionare meglio.
Uno stile di vita bilanciato è la chiave per la salute, rimanere attivi costantemente (anche durante le stagioni più fredde) è importante per mantenere la massa muscolare. Quest’ultima è, a sua volta, fondamentale per mantenere le difese immunitarie.
Il sonno è un altro elemento cruciale per le difese immunitarie e il sistema nervoso. Il corretto riposo permette, infatti, al corpo di terminare il processo anti-infiammatorio e di rigenerarsi. Sarebbe ideale coricarsi entro mezzanotte e dormire per almeno 7-8 ore, rispettando i ritmi circadiani. L’alterazione del sonno influenza la secrezione ormonale che impatta poi il sistema immunitario.
Abbiamo poi visto come Taopatch®, nutrendo il corpo di lunghezze d’onda di luce terapeutica, sia il metodo più completo per stimolare contemporaneamente la produzione di Vitamina D e di energia nelle cellule del nostro corpo, aiutando a regolare anche i ritmi circadiani del sonno. Quindi, abbiamo tutti gli strumenti per affrontare la stagione autunnale ed invernale sereni e in salute.
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