La medicina ci ha insegnato per secoli che il cuore non è altro che una pompa molto complessa il cui scopo principale è quello di far circolare il sangue. È una visione meccanicistica traslata anche nel modo di misurarlo per vedere se è in salute. Ma ci sono altri parametri, che normalmente non vengono presi in considerazione dalla medicina, che servono a capire non solo se il cuore funziona correttamente, ma anche il nostro metabolismo e benessere psico-emotivo in generale.
Le attuali neuroscienze mettono infatti il cuore al centro del sistema nervoso autonomo dove ricopre un ruolo fondamentale perché partecipa attivamente a tutti i processi che implicano emozioni e sentimenti. Frasi come “ragionare con il cuore”, “parlare con il cuore” o “ascoltare con il cuore” non sono modi di dire senza fondamento perché il cuore non è solo una pompa, ma un vero e proprio organo pensante che ragiona, pensa e produce.
È stato dimostrato che il cuore, come l’intestino, dispone di un suo cervello con la presenza di neuroni, sinapsi, secrezioni di neurotrasmettitori e molecole che aiutano a regolare le emozioni. Il cervello ragiona e il cuore può risuonare o meno con il ragionamento del cervello. Il cuore risuona con le nostre decisioni, con le nostre scelte, non solo dal punto di vista nervoso, ma emotivo, attraverso i neurotrasmettitori.
Questa risonanza cardiaca, al contrario di quanto si possa pensare, non ha nessuna regolarità. C’è un caos nella regolazione del cuore e del metabolismo, tutt’altro che coerente. I battiti del cuore non sono costanti, il cuore cambia ritmo decine di volte al minuto e questa variazione cardiaca o HRV (heart rate variability) è, secondo 10.000 pubblicazioni scientifiche, fondamentale per la nostra salute generale.
Infatti, più ampia è la variabilità cardiaca, più diversi sono i battiti e più c’è salute. Questo perché diversi tipi di ritmi di battito di cuore equivalgono ad una capacità di adattamento del corpo ai cambiamenti interni ed esterni. Quindi, un’ampia variabilità cardiaca corrisponde a una maggiore salute, ma anche ad una vita più lunga.
L’HRV è un marcatore di salute unico e misurabile. Esiste uno strumento dallo stesso nome, HRV, che serve non solo a misurare il variare della frequenza o del ritmo cardiaco, ma è anche utile per rilevare informazioni sul metabolismo, il respiro, l’emozionalità e le onde cerebrali, permettendo di fare una diagnostica moderna, accurata e completa.
Lo strumento HRV consente di fare queste misurazioni con l’uso di elettrodi a pinza posizionati sui polsi con del gel. Il test dura 300 battiti (meno di 5 minuti) e produce una miriade di informazioni sul paziente, a partire dall’elettrocardiogramma e ritmogramma all’elettroencefalogramma perché preleva anche le frequenze più sensibili che arrivano al sistema nervoso periferico.
Fornisce dati attendibili sulle variazioni dei ritmi nel tempo (misura quanto tempo passa tra un picco e l’altro con il ritmogramma) e quanti tipi diversi di battiti (con l’istogramma), indicando il battito più usato (bioritmo principale).
Data la connessione tra il cuore e il sistema nervoso autonomo, lo strumento HRV fornisce delle informazioni chiare su come stia funzionando il metabolismo e come il sistema nervoso autonomo stia gestendo il corpo e l’equilibrio tra l’ortosimpatico e il parasimpatico. Riesce a captarlo perché l’ortosimpatico accelera il cuore e il parasimpatico lo rallenta e la proporzione tra i due fa capire come stia funzionando il metabolismo.
Ma serve anche per vedere la regolazione ormonale, le risorse energetiche, le onde cerebrali e le emozioni associate. Fornisce un chiaro parametro diretto sulla discordanza o accordanza tra l’età anagrafica e quella biologica presunta.
A partire dalla nascita, abbiamo infatti una grande variabilità della frequenza cardiaca che, tuttavia, con il tempo cala. Si perde circa il 3% di variabilità per anno. Biologicamente, in base all’HRV persa, si può calcolare l’età.
L’HRV si perde a causa di malattie croniche, cardiovascolari, diabete, cancro, infiammazioni e patologie infiammatorie, obesità, stress, stanchezza, depressione, sedentarietà, mancanza di sonno, tabacco, inquinamento, farmaci, e sostanze tossicodipendenti.
Ma l’HRV può anche aumentare con l’esercizio fisico regolare, il riposo, il sonno, la respirazione guidata (con la formula 365 di 6 respiri al minuto per 5 minuti, 3 volte al giorno), uno stile di vita sano ed equilibrato, una corretta alimentazione, un’abbondante idratazione e portando Taopatch®. I nostri dispositivi medici nanotecnologici, con diverse lunghezze d’onda di luce terapeutica, possono agire su aspetti metabolici differenti.
Lo strumento di HRV indica quanto Taopatch® sia benefico sul paziente perché è in grado di mostrare importanti cambiamenti biologici funzionali del metabolismo nel paziente con e senza i dispositivi. Ai professionisti applicatori Taopatch® serve per monitorare e fare terapia approfondita sul paziente utilizzando Taopatch® ed altre tecniche di biohacking. Per esempio, può essere uno strumento utile di biofeedback per insegnare al paziente a regolare meglio i pensieri, le onde cerebrali e il battito cardiaco attraverso il respiro.
E per i pazienti? È un’opportunità unica per avere una valutazione sulla propria capacità di allenamento, i livelli di energia, la psico-emotività e la capacità dell’organismo ad adattarsi ai cambiamenti, ma anche una diagnosi completa a 360 gradi che è raro ricevere in uno studio medico qualsiasi.
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