-dal latino "colpo"- cerebrale, è un grave e potenzialmente mortale danno causato dal mancato afflusso di sangue in un'area del cervello. Prima di elencare i possibili sintomi che devono metterci in allarme, dobbiamo definire che cosa sia esattamente un ictus e quali ne siano le cause.
Intanto, l'ictus può essere di due tipi: emorragico o ischemico. Entrambi sono pericolosi e possono compromettere le funzioni cerebrali.
Per quano riguarda il primo, si verifica a seguito della rottura di un vaso cerebrale con formazione di ematomi.
Il secondo, invece, è provocato da un blocco del sangue arterioso che non arriva in una o più aree del cervello per l'occlusione di un vaso, a sua volta determinata da un embolo o da un grumo di grassi. Si tratta del tipo di ictus più comune, che si verifica più facilmente dopo i 70 anni di età negli individui di sesso maschile, anche se purtroppo sono in aumento i casi di ischemia e di ictus cerebrale sia tra le donne che tra gli under 60.
Veniamo ai segnali, o sintomi, che precedono l'attacco vero e proprio e che possono metterci in allerta in modo da chiamare subito i soccorsi. Ecco 5 campanelli d'allarme:
- Debolezza e intorpidimento di un lato del corpo (gamba, braccio, mano, viso)
- Senso di confusione improvviso, difficoltà a parlare o a capire le parole altrui
- Disturbi visivi ad uno degli occhi
- Giramenti di testa improvvisi, vertigini
- Mal di testa improvviso e di forte intensità
Si tratta di sintomi specifici che insorgono un po' prima dell'ictus e che pertanto vanno subito presi molto sul serio. Come? Un ictus non si può gestire con i rimedi fai da te, è necessario chiamare i soccorsi. Per limitare le conseguenze gravi dell'ictus cerebrale i medici potranno intervenire chirurgicamente, per rimuovere l'ematoma se si tratta del tipo emorragico, oppure agire con una terapia trombolitica per disostruire il vaso occluso in caso di ischemia.
Va detto che l'ictus emorragico è più pericoloso per la vita del paziente, ma in entrambi i casi possono comunque esserci conseguenze sulla funzionalità cerebrale, che dovrà essere ripristinata, almeno in parte, con opportune terapie riabilitative. E' però importante agire preventivamente.
Tra i fattori di rischio, infatti, troviamo ipertensione e obesità, fumo, diabete, ipercolesterolemia, sedentarietà.
Per questo cercare di limitare i danni che questi fattori possono provocare sulla circolazione e sulla salute dell'apparato cerebro-cardio-vascolare è vitale ben prima che si arrivi alle drammatiche conseguenze di un ictus.
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