Si dice che i più grandi personaggi della storia, Michelangelo, Galileo, Cristoforo Colombo e Garibaldi, ne abbiano sofferto. Ma non sono i soli, oggi sono circa 5 milioni in Italia e 350 milioni al mondo le persone che sono affette da qualche forma di artrite.
A questa malattia reumatica, che rappresenta la seconda causa di disabilità nel mondo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è dedicata il 12 ottobre la giornata mondiale. L’intento del World Arthritis Day è quello di creare awareness, smontando le false credenze che relegano questa malattia alla terza età quando, invece, può insorgere in fase pediatrica o giovanile, colpendo persone nel pieno dell’età lavorativa e spesso riproduttiva, con importanti ricadute economiche e sociali. Si stima che il numero di pazienti di artrite addirittura raddoppierà entro l’anno 2030.
È importante, quindi, fare luce chiarezza su questa malattia reumatica cercando di riconoscerne i sintomi nelle fasi iniziali per poter ricevere una cura adeguata. Si manifesta infatti in oltre 100 condizioni — molte di queste sono malattie autoimmuni, immunomediate ed auto-infiammatorie, forme nelle quali è lo stesso sistema immunitario ad aggredire non solo parti di articolazioni o muscoli, ma anche il sistema nervoso e diversi organi.
La forma di artrite più comune è l’osteoartrite ed è causata dal consumo di cartilagine, tessuto elastico che riveste la superficie delle estremità di ogni osso. Quando è danneggiata, le ossa si graffiano l’una contro l’altra mentre si muovono provocando dolore, rigidità delle articolazioni, gonfiore, crepitio (una sensazione di scricchiolio nelle articolazioni) e diminuzione del range di movimento.
L’artrite reumatoide è la seconda forma più comune di artrite. Si tratta di una condizione autoimmune in cui il sistema immunitario del corpo attacca il rivestimento delle articolazioni. Questo porta a un’infiammazione cronica nell’articolazione e causa dolore cronico bilateralmente. I sintomi, quindi, sono dolore a più articolazioni su entrambi i lati, rigidità articolare, gonfiore, febbre e fatica.
Le altre malattie reumatiche esistenti sono la gotta, l'artrite psoriasica, della spondilite anchilosante, della spondilosi cervicale, del lupus eritematoso sistemico, dell'artrite enteropatica e la lista continua.
Il trattamento per tutte queste condizioni richiede l’uso di farmaci. Nel caso dell’osteoartrite vengono somministrati farmaci antidolorifici che aiutano a ridurre l’infiammazione e nei pazienti di artrite reumatoide steroidi per sopprimere il sistema immunitario iperattivo. Questo porta importanti effetti collaterali che rende, nel caso dei farmaci usati nell’artrite reumatoide, più inclini alle infezioni.
Un altro trattamento utile e rivoluzionario, perché non rilascia sostanze chimiche o effetti collaterali, è la terapia luminosa rossa. Diversi studi scientifici hanno infatti comprovato come questa terapia abbia proprietà antinfiammatorie, riuscendo così a migliorare i sintomi dell’osteoartrite. Uno studio (1) pubblicato su Sage Journals utilizzando modelli animali ha scoperto che la terapia luminosa rossa non può solo alleviare il dolore sopprimendo l’infiammazione, ma può effettivamente aiutare a ripristinare la salute della cartilagine danneggiata in coloro che hanno l’osteoartrite.
Un'altra ricerca (2) eseguita in Arabia Saudita nel 2017 e pubblicata su Lasers in Medical Science mostra che la terapia luminosa rossa potrebbe migliorare il dolore osteoartritico creando cambiamenti chimici. I loro risultati hanno mostrato un miglioramento dello spessore della cartilagine dopo il trattamento.
Diversi studi hanno scoperto che la terapia luminosa rossa può anche aiutare a migliorare i sintomi nelle persone che hanno l’artrite reumatoide. Uno studio (3) sulla rivista Nanoscale ha dimostrato che l’uso della terapia luminosa rossa per trattare l’artrite reumatoide può aiutare a inibire o addirittura distruggere le cellule infiammatorie che promuovono l’infiammazione causata dall’artrite reumatoide.
Una meta-analisi (4) pubblicata su The Journal of Rheumatology ha scoperto che l’uso da quattro a dieci settimane di terapia luminosa rossa potrebbe aiutare a migliorare sia il dolore che l’attività della malattia nelle persone che soffrivano di artrite reumatoide. Sintomi come rigidità mattutina, flessibilità e gonfiore sono migliorati tutti dopo l’uso della terapia luminosa rossa.
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Comunicazione rivolta ad operatori professionali.
(1) Photobiomodulation Therapy Partially Restores Cartilage Integrity and Reduces Chronic Pain Behavior in a Rat Model of Osteoarthritis: Involvement of Spinal Glial Modulation, Gustavo Balbinot [et al.]
(2) Radiological and biochemical effects (CTX-II, MMP-3, 8, and 13) of low-level laser therapy (LLLT) in chronic osteoarthritis in Al-Kharj, Saudi Arabia, Gopal Nambi S [et al.]
(3) Treatment of rheumatoid arthritis by phototherapy: advances and perspectives, Yunxia Dong [et al.]
(4) Low level laser therapy for osteoarthritis and rheumatoid arthritis: A metaanalysis, Lucie Brosseau [et al.]