Ci sono pazienti che entrano tutti i giorni in uno studio medico, sperando di trovare un rimedio e una soluzione a dolori muscolo-scheletrici che si sono manifestati senza apparentemente un perché. Sono persone che vivono in mezzo a noi e soffrono di fibromialgia.
Si tratta di una condizione cronica, dalla causa ancora sconosciuta, caratterizzata da dolori diffusi, non articolari e di alta intensità, che durano in genere da più di tre mesi. Sebbene i pazienti avvertano il dolore praticamente in tutto il corpo, non sono presenti danni, segni di infiammazione, né di degenerazione tessutale.
La fibromialgia molto spesso non è diagnosticata correttamente perché i suoi sintomi sono simili ad altre condizioni cliniche e non c’è alcun esame di laboratorio o radiologico che possa individuarla. Eppure colpisce milioni di persone, in prevalenza donne, in tutto il mondo, ma i numeri potrebbero essere più alti.
Molti studi hanno osservato come i soggetti che soffrono di fibromialgia sembrino avere un’ipersensibilità al dolore dovuta ad un’alterazione delle modalità di percezione a livello del sistema nervoso centrale e degli input somatoestesici (alterazione della soglia nocicettiva). Vale a dire che le zone del cervello, che elaborano il dolore, interpretano le sensazioni di quest’ultimo come più intense.
I pazienti di solito lamentano una sensazione di bruciore, rigidità, contrattura o tensione, un affaticamento estremo (astenia), ma anche disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, depressione e ansia. È una patologia che interessa la sfera fisica, ma anche quella mentale e abitualmente viene trattata con farmaci analgesici e antinfiammatori, attività fisica e psicoterapia.
L’uso di farmaci ha tuttavia pesanti effetti collaterali sull’organismo, provocando a volte anche dipendenza. È stato comprovato da uno studio*, condotto da ricercatori brasiliani, statunitensi e norvegesi, che l’uso della luce come un’alternativa forma di medicina terapeutica può aiutare a gestire il dolore senza chimica o effetti collaterali. In particolare, la fotobiomodulazione fatta con low level light therapy (LLLT) ha dimostrato di ridurre il dolore di molte condizioni muscolo-scheletriche. C’è ampia evidenza in riviste scientifiche e banche dati della medicina di come la fotobiomodulazione riduca l’intensità del dolore nell’osteoartrite, nel dolore post protesi dell’anca, nei disturbi dell’ATM, nel dolore al collo, al ginocchio, nel mal di schiena lombare e nel caso della fibromialgia, appunto.
Il nostro dispositivo medico nanotecnologico Taopatch® emette lunghezze d’onda di luce terapeutica che possono avere lo stesso effetto di fotobiomodulazione sul nostro organismo, riducendo il dolore. Infatti, i fotoni emessi da Taopatch®, coerenti con quelli del nostro corpo, attivano i fotorecettori e le proteine fotosensibili che rilassano la muscolatura e i dermatomeri, ovvero collegamenti tra la colonna vertebrale e il sistema nervoso centrale, tra cui c’è una strettissima connessione.
Il sistema nervoso centrale si dirama in nervi secondari che vanno ad interessare anche determinate aree che coinvolgono sia gli organi che la cute; possiamo dunque ottenere decontrazioni selettive dei tessuti cutanei e dei muscoli. Ma si verifica anche una migliore comunicazione tra il sistema nervoso centrale e tutti i recettori periferici che risulta in una migliore postura e movimento.
Abbiamo trattato vari pazienti affetti da fibromialgia e abbiamo osservato come questa patologia può portare un grosso disordine neuro-muscolare e una problematica propriocettiva. L’applicazione di Taopatch® risulta ottimale, non solo nel detensionare i loro muscoli e contratture, ma anche per aiutarli a simmetrizzare in pochi istanti il bacino, gli arti inferiori e l’assetto posturale. I dispositivi possono bilanciare i recettori e correggere gli schemi posturali errati, favorendo un recupero di energie che il loro corpo può utilizzare per il benessere generale.
Elena, una nostra paziente che soffriva di fibromialgia, è riuscita a riprendere in mano la sua vita grazie ai nostri dispositivi e dice: “Sono finalmente felice. Ad oggi, posso dichiarare di non assumere più nessun medicinale. […] È passato il dolore, quindi non ho più preso né gli antinfiammatori né i miorilassanti e neanche gli antidolorifici. Io non dormivo alla notte e prendevo sonniferi ed è scomparso anche l’utilizzo dei sonniferi. Io sono felice e posso solo ringraziare, in primis, il Dr. Fabio Fontana che ha ideato questi meravigliosi dispositivi e ha dato la possibilità a tantissime persone di riprendere in mano la nostra vita”.
Se vuoi provare i benefici che può offrire Taopatch®, visita www.taopatch.com e ricorda che oggi, Giornata Mondiale della Fibromialgia, l’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica ODV propone su tutto il territorio nazionale l’iniziativa “Illuminiamo la Fibromialgia” per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni del paziente fibromialgico.
*Low-intensity LASER and LED (photobiomodulation therapy) for pain control of the most common musculoskeletal conditions Marcelo F DE Oliveira, Douglas S Johnson, Timothy Demchak, Shaiane S Tomazoni, Ernesto C Leal-Junior
Comunicazione rivolta ad operatori professionali.