Il prestigioso evento ha coronato tre studentesse, nuovi talenti del giornalismo.
Giorgio Lago, firma importante del giornalismo veneto, diceva “Il Nordest deve migliorare riflettendo su un dato inoppugnabile: la nuova risorsa sarà il sapere. Chi avrà la leva del sapere guiderà il domani”.
Grande osservatore e interprete del proprio territorio, Lago (1937-2005) diventò negli anni Ottanta e Novanta direttore de Il Gazzettino ed editorialista presso La Repubblica e il gruppo de L’Espresso per i quotidiani nordestini. Aveva sempre a cuore il territorio, le nuove generazioni e il futuro della sua professione.
Proprio per onorare queste passioni, l’Associazione Amici di Giorgio Lago, ha istituito nel 2012 il Premio Giorgio Lago Juniores, un riconoscimento per i nuovi talenti nel giornalismo.
Ogni anno, l’associazione invita gli studenti dell’ultima classe di liceo del Veneto a riflettere su tematiche di grande attualità ed a scrivere un articolo usando il loro senso critico e doti giornalistiche come la sintesi, la completezza d’informazione e un’efficace comunicazione. Lo scopo del concorso è quello di incoraggiare gli studenti a non perdere di vista i valori ed insegnamenti divulgati da Giorgio Lago e quello di sostenere i più meritevoli con una borsa di studio.
Il tema di quest’anno era “L’uomo in guerra con l’ambiente. Il caso Nordest” e la premiazione è avvenuta il 24 Maggio al Teatro Comunale Mario del Monaco, a Treviso, in presenza dello scrittore veneto Paolo Malaguti e del giornalista Francesco Jori. Tra gli articoli degli studenti sono prevalsi quelli di tre studentesse, selezionati da una giuria composta da grandi nomi del giornalismo italiano e del mondo accademico, tra cui Giuliano Gargano, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, Massimo Mamoli, direttore de L’Arena, Roberto Papetti, direttore de Il Gazzettino, Alessandro Russello, direttore de Il Corriere del Veneto, Giovanni Stefani, caporedattore Tgr Veneto Rai.
Le vincitrici, Nancy Galdi (Liceo Linguistico Newton Pertini di Camposampiero, PD), Miriam Pascon (Liceo Linguistico Scarpa di Motta di Livenza, TV), e Beatrice Zabotti (Liceo Scientifico Casagrande di Pieve di Soligo, TV), hanno dimostrato una maturità nel descrivere il tema attualissimo e delicato della gestione del territorio con le varie implicazioni passate e future sull’ambiente, paesaggio e cultura.
In veste di main sponsor di questo evento, il Dr. Fabio Fontana ha scritto un messaggio di congratulazioni alle giovani “giornaliste”. Nella lettera, il CEO e fondatore di Taopatch®, parla della sua passione per la difesa dell’ambiente e la sua esperienza con il mondo del giornalismo.
Il Dr. Fontana rivela quanto sia importante l’integrità quando si riporta una notizia, specialmente nel suo ambito. “Da ricercatore ed innovatore in ambito medico, ho visto e vissuto sulla mia pelle la differenza tra la notizia spiccia (fake news) e la notizia vera. Con il passare del tempo e con le pubblicazioni delle ricerche scientifiche svolte da diverse università ho conosciuto il vero giornalismo e ho avuto modo di confrontarmi con molti giornalisti in Italia, negli Stati Uniti e in Giappone”.
Prosegue “Questo incontro ha permesso a me e a tutti i ricercatori di avere la giusta visibilità ed arrivare progressivamente alle menti dei medici e ai cuori dei pazienti. Questo giornalismo ha permesso a centinaia di migliaia di persone di conoscere la nostra tecnologia e di avere sollievo dal dolore, dai sintomi della Sclerosi Multipla e del Parkinson.”
E conclude: “Non ho avuto modo di conoscere Giorgio Lago, ma ho avuto modo di leggere quello che ha scritto e di conoscere la sua più grande eredità, la sua famiglia, che coltiva la sua memoria e porta avanti i suoi ideali, coinvolgendo i giovani e stimolandoli a cercare di emularlo. È nel pieno rispetto di queste persone che mi sento onorato di poter sponsorizzare questa iniziativa.”
Proprio il figlio di Giorgio, Francesco Chiavacci Lago, ha annunciato durante la cerimonia il tema della prossima edizione 2023 che sarà: “Raccontare la guerra, una nuova arma accanto a quelle tradizionali”. I giovani potranno impegnarsi in un lavoro di critica e di esprimere le proprie opinioni riguardo la narrazione di conflitti che, come dice Chiavacci Lago, “è diventata anche uno strumento in mano alle parti in causa per influenzare l’opinione pubblica attraverso le fake-news e altre forme di manipolazione, rendendo così difficile alle persone capire cosa stia succedendo”.
La parola va quindi ai giovani, che con questo concorso possono mettersi in gioco, trasmettendo al lettore i loro pensieri con il linguaggio del giornalismo più veritiero, integro e onesto.