Andrea Fontana è Campione Italiano GT-PRO AM a Monza
Un weekend di grandi emozioni a Monza ha consacrato Andrea Fontana, nostro brand ambassador, Campione Italiano GT Cup 1ª Divisione PRO-AM al volante della Lamborghini Huracán ST Evo2. In coppia con Alessandro Mainetti, Fontana ha chiuso gara-2 al terzo posto, un risultato che gli è valso la vittoria del campionato al termine di una stagione intensa e ricca di colpi di scena.
Il Racing Weekend 2025 è stato caratterizzato da costanza, strategia e determinazione, nonostante momenti difficili come una penalità al Mugello e un grave incidente a Imola che ha coinvolto il suo compagno di squadra. Insieme, Fontana e Mainetti hanno dimostrato un affiatamento straordinario, culminato con la conquista del titolo proprio a Monza, circuito leggendario dove hanno gestito al meglio le due gare decisive.
Fontana ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra e del supporto dei partner tecnici, tra cui Taopatch®, che ha contribuito al suo percorso di preparazione fisica e mentale, ottimizzando performance, equilibrio e recupero in ogni fase della stagione.
Un successo che premia talento, costanza e innovazione, e che rappresenta alla perfezione lo spirito con cui Taopatch® supporta gli atleti nel raggiungimento delle migliori prestazioni, in pista come nella vita. Di seguito, riportiamo l’intervista rilasciata a Radio Più, condotta da Marco Gaz.
Ciao Andrea, innanzitutto congratulazioni per il titolo GT PRO-AM 2025. Quali emozioni hai provato nel momento in cui avete matematicamente conquistato il campionato a Monza?
È stata sicuramente una grande soddisfazione, il giusto riconoscimento per tutto il lavoro svolto durante la stagione. Tante persone hanno dato il massimo per raggiungere questo obiettivo e non sempre gli sforzi vengono ripagati. Vincere è stato il modo migliore per restituire qualcosa a chi ci ha creduto e si è impegnato fino in fondo.
Una stagione caratterizzata da grande costanza e strategia. Quali sono stati i momenti più difficili da affrontare durante il campionato?
Il nostro campionato è iniziato molto bene: abbiamo vinto la prima gara a Vallelunga e da subito eravamo tra i favoriti. Purtroppo, nel secondo weekend al Mugello, abbiamo subito una penalità per un contatto del mio compagno di squadra con un’altra vettura, che ci è costata punti preziosi e il podio.
La vera difficoltà però è arrivata a Imola, dove il mio compagno di squadra è stato coinvolto in un incidente piuttosto grave in qualifica. È stato costretto a saltare il weekend di gara e, cambiando la nostra lineup, ho dovuto correre da solo con una penalità di 20 secondi durante la sosta ai box. Nonostante tutto, siamo riusciti a portare a casa due sesti posti fondamentali, soprattutto in gara 2, dove sono partito 33º perché il mio compagno non aveva potuto girare in qualifica. È stato un momento chiave: da quella difficoltà siamo riusciti a reagire con forza, ottenendo un risultato decisivo per il campionato.
Torniamo all’ultimo weekend, Monza, un circuito leggendario e impegnativo. Come avete preparato le due gare per arrivare con la giusta strategia e concentrazione?
Monza è stata una piccola incognita, perché il mio compagno di squadra rientrava proprio in quel weekend dopo l’infortunio. Non sapevamo se fosse al 100%, ma abbiamo mostrato un’ottima performance già dalle prove libere. In qualifica, una bandiera rossa mi ha impedito di completare il giro buono per la pole position, ma abbiamo gestito bene entrambe le gare: un ottimo secondo posto in gara 1 e un altro podio in gara 2. È stato un weekend dove la strategia era non commettere errori e restare lontani dai contatti, e questo ci ha premiato.
Tu e Alessandro Mainetti avete mostrato un grande affiatamento in pista. Quanto conta il rapporto tra compagni di squadra in una stagione così competitiva?
È fondamentale, soprattutto in campionati dove si divide la vettura. Gli stili di guida possono essere diversi e bisogna trovare un equilibrio che funzioni per entrambi, anche se non perfetto per nessuno dei due. Ho cercato di supportare Alessandro il più possibile, condividendo la mia esperienza e aiutandolo a crescere. La sua evoluzione durante la stagione è stata notevole, e chiudere a Monza con una prestazione così solida è stato il risultato di un vero lavoro di squadra — non solo nostro, ma anche del team di Roberto Venieri e del Team Target, impeccabile in ogni occasione.
Guardando all’intero 2025, quale gara ricordi come più emozionante o significativa?
Senza dubbio gara 2 di Imola. Anche se non abbiamo fatto podio, è stata una delle gare più difficili e intense. Sono partito ultimo in griglia perché il mio compagno non aveva potuto partecipare alle qualifiche e dovevo rimontare per salvare punti preziosi. Ho corso da solo per quasi un’ora, gestendo la fatica e una penalità di 20 secondi al pit stop. Ho dato tutto, rimontando molte posizioni e chiudendo sesto. Nonostante non fosse un podio, è stato il risultato che ha fatto davvero la differenza nel campionato.
Vincere un titolo richiede non solo velocità, ma anche gestione della pressione. Come gestisci lo stress nelle gare decisive?
Ho la fortuna di avere accanto persone che mi supportano molto, soprattutto nella gestione degli impegni con sponsor e ospiti durante i weekend di gara. Il mio team, la mia famiglia e la mia fidanzata mi aiutano a mantenere la concentrazione sulla performance, che resta la cosa più importante.
Quest’anno un grande aiuto è arrivato anche da Taopatch®, un’azienda della nostra zona, Vedelago, che mi ha messo a disposizione i suoi dispositivi e la sua tecnologia per stare meglio e per performare meglio durante le gare. Devo ringraziare appunto anche Fabio Fontana e Mattia Plati che mi hanno seguito durante questa stagione perché il loro supporto è stato sicuramente un elemento importante e vincente del nostro campionato.
Guardiamo al futuro. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi nel mondo del motorsport?
Abbiamo ricevuto un invito, proprio dopo la vittoria del campionato, per partecipare alle Finali Mondiali Lamborghini, che si terranno a Misano il 7, 8 e 9 novembre. È l’evento più importante dell’anno per Automobili Lamborghini, dove si sfidano i migliori piloti dei campionati europei, americani e asiatici per il titolo mondiale. Ho già avuto l’onore di vincere il mondiale nel 2016, sempre su Lamborghini, e ora stiamo lavorando duramente per trovare il budget necessario e coinvolgere i nostri partner in questo progetto. Il titolo italiano è un grande traguardo, ma vogliamo puntare ancora più in alto.
Cosa significa per te, a livello personale e professionale, aver vinto questo titolo?
È un tassello importante della mia carriera. Ogni stagione serve a fare un bilancio, e vincere un campionato significa che la direzione intrapresa è quella giusta. Il nostro è uno sport complesso, dove non conta solo la prestazione del pilota, ma anche la qualità del mezzo, del team e della preparazione tecnica. Quando tutto funziona e arriva il risultato, è la soddisfazione più grande: poter ringraziare chi ti sostiene, chi crede in te e chi ti permette di portare avanti questo progetto.
Grazie Andrea, e in bocca al lupo per Misano e per i tuoi prossimi obiettivi!
Grazie a voi! Spero di poter tornare in pista tra pochi giorni e magari portare a casa, qui nel Bellunese, un titolo ancora più prestigioso.
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